Bastano cinque piante, una panca e una fioriera

E (naturalmente) un ampio balcone o un terrazzo

Vi ricordate quella serie famosa che raccontava le storie di una famiglia che viveva in una casa in un piccolo villaggio (di fantasia) nella prateria? Sicuramente se siete stati adolescenti negli anni’80, avete subito capito a cosa ci stiamo riferendo e vi ricorderete della famiglia Ingalls e delle loro vicende di vita. E anche ricorderete le capriole che le ragazze si divertivano a fare in quelle ampie distese di prato, con piante e fiori che riempivano lo sguardo di colore. In questi tempi, sono sempre più in aumento coloro che sognano di vivere in una realtà similare, anche se non sempre è possibile assecondare questo desiderio. Inoltre, occorre ammettere che la città con le sue comodità e i servizi che offre, spesso è una delle scelte più contemplate da chi acquista una casa. Però, ammettiamolo: quanto è bello vivere in ogni caso circondati dal verde, dalla bellezza, dal profumo e dalla magia che donano le piante e i fiori? E allora perché non pensare di trasformare il balcone o il terrazzo di casa in una piccola e personale oasi di verde, ricreando una prateria in miniatura. Come? Con queste 5 piante che vi consigliamo, una panca in legno, un’ampia fioriera modulare e qualche arredo da esterno. In questo articolo potete scoprire ogni dettaglio.

L’erba della pampa (Stipa tenuissima)

Questa graminacea perenne, richiama subito nell’immaginario, certe distese tipiche del Sud America, da cui infatti questa pianta deriva. È caratterizzata da un fogliame filiforme molto leggero e sottile che assume una forma tondeggiante, simile a una pannocchia formata da piume che ondeggia quando è sfiorata dalla brezza del vento. Può essere tranquillamente coltivata in vaso e fiorisce solitamente all’inizio dell’estate da maggio a luglio assumendo inizialmente un colore verde argenteo, per poi trasformarsi in un giallo oro talmente acceso da risaltare in mezzo alle altre piante. Il suo impiego, tra l’altro, non termina quando i fiori tendono a seccarsi, perché si possono recidere e utilizzare in vasi da disporre anche all’interno delle stanze della casa.

Canna cinese zebrata – o zebra di erba – (Miscanthus sinensis “Gracillimus”)

Appartiene alla famiglia delle poaceae questa graminacea di grande bellezza e taglia (arriva a superare i 100 cm di altezza e di larghezza) che ama i terreni freschi e teme il gelo, preferisce esposizioni al sole o a mezz’ombra anche se riesce comunque ad adattarsi straordinariamente a ogni condizione climatica. Il suo fogliame è molto fine e si presenta alla vista come una fontana dalla forma arcuata, creando una scenografia naturale di sicuro effetto, caratterizzata da ciuffi alti ed eretti. Le foglie sono di color crema o giallo pallido, mentre i suoi fiori, raccolti in spighe, sono inizialmente di colore bianco e virano poi al rame. Fiorisce a partire da settembre e può durare a lungo, grazie alla sua longevità.

Sedum telephium “Matrona”

Tra le piante perenni maggiormente adatte per le bordure di terrazzi e balconi, c’è questa erbacea dalle foglie succulente di un colore verde acceso, che produce larghi ombrelli di fiori dalla forma stellata caratterizzati da un colore rosa scuro al centro e più chiaro sulle punte. Sedum deriva dal latino sédo che, non è difficile intuirlo, ha a che fare con qualcosa che seda, cioè che calma. Questa denominazione potrebbe derivare, infatti, dalle proprietà calmanti tipiche di alcune specie. Ma non è l’unica possibile traduzione, poiché se facciamo riferimento anche a una ipotetica derivazione dal vocabolo latino sèdere, potrebbe rappresentare la particolarità di sedersi, ossia di crescere appoggiandosi ai terreni sassosi o pietrosi. Telephium, il suo secondo nome, deriva invece da Hylotelephium, due parole di origine greca, che significano foresta (hylo) e portulaca (telephium) che diventa Portulaca delle foreste o dei boschi. Per far crescere questa pianta, occorre posizionarla in un punto molto soleggiato, ed evitare abbondanti innaffiature. Anche se, come abbiamo detto, cresce prevalentemente in prossimità di sassi, può essere tranquillamente coltivata in vaso. Una pianta solitamente misura 18 cm circa di diametro. La sua particolarità è data dalla fioritura che avviene in tarda estate (nel mese di agosto) e prosegue fino al termine dell’autunno. Anche quando i fiori si seccano, la pianta resiste e perdura il suo ciclo vitale anche in inverno, poiché tollera temperature estreme (fino a -20° C) e ciò assicura la sua presenza e il suo compito decorativo.

Linajola purpurea (Linaria purpurea)

Questa perenne sempreverde assomiglia e ricorda vagamente, anche se solo nell’aspetto, la lavanda. È caratterizzata da foglie dal colore verde-blu e produce fiori porpora-violetti. Si tratta di una pianta facilmente collocabile in un terreno normale e ben drenato. A differenza della Sedum Matrona, è preferibile esporla tra il sole e la mezzombra. Nei mesi da giugno a settembre avviene la ricca fioritura di grappoli di colore lilla-viola. Può raggiungere i 60 cm di altezza e la si può trovare spesso accostata – oltre che al Sedum – a Campanula, Dianthus, Arabis, giusto per citarne alcune. Ha anch’essa una buona resistenza alle temperature rigide fino ai -20°C.

Verbena bonariense, patagonica o di Buenos Aires (Verbena bonariensis)

Originaria della regione della capitale argentina, questa erbacea perenne predilige zone prevalentemente calde. Attenzione a non farsi ingannare dal nome. Questa pianta, sebbene sia comunque “parente” con la più comune Verbena, non contiene le medesime proprietà, in ambito medicinale. È caratterizzata da steli alti e sottili che producono piccoli e vivaci fiori, raggruppati in gruppi di infiorescenze tra loro distanziate. Nei prati risulta molto appariscente, proprio perché crea una meravigliosa macchia di colore e i suoi fiori possono essere recisi per riporli in piccoli vasetti. Fiorisce per tutto il periodo estivo ed è una pianta che possiede un nettare molto gradito da farfalle e falene. Un altro pregio di questa pianta, oltre al suo aspetto estetico donato dai fiori di colore viola brillante, è la sua capacità di riprodursi per autosemina.

Fioriera, panca di legno e arredi utili

Tutte le piante che abbiamo elencato, si possono acquistare nei vivai più forniti ma è possibile trovarle e ordinarle anche nei negozi online. Avranno bisogno di accurate cure, per il primo anno di insediamento, poi la straordinaria adattabilità di cui sono dotate, riuscirà a conferire loro la capacità di sostenersi (quasi) autonomamente e – lunghi periodi di siccità a parte – richiederanno solo sporadici interventi minimi di manutenzione. Vediamo, infine, cosa occorre procurarsi per disporre le piante e riuscire a creare il desiderato effetto “prateria” di cui abbiamo accennato inizialmente, in modo tale che non risulti troppo invasivo e ostacoli la vista. Basteranno dei moduli rettangolari di circa 60 cm di altezza e 40 cm di larghezza che andranno accostati sul terrazzo o sull’ampio balcone (naturalmente, se disponete di spazi limitati, potrete comunque creare la vostra piccola prateria urbana, ridimensionando i moduli, i vasi e le piante che vanno collocate all’interno). Per completare l’arredo, procuratevi anche una panca in legno nella quale riporre tutte le attrezzature utili per la cura (guanti, annaffiatoio, palette, ecc.) e se vi avanza spazio, una comoda poltroncina da esterno e un tavolino tondo, saranno perfetti e creeranno un angolo per la lettura e il relax.
Per concludere, aggiungiamo un ulteriore suggerimento. Se volete tenere a distanza gli insetti, potete creare anche un  piccolo angolo con le piante aromatiche più adatte. Per conoscere quali sono, vi consigliamo di leggere il seguente articolo: Le piante aromatiche in casa e sul balcone