Pavimento radiante o riscaldamento a soffitto?

Soluzioni per riscaldare e raffrescare limitando i consumi

Le estati sono ormai molto calde e non esistendo quasi più le stagioni mediane, il freddo arriva all’improvviso. Esistono una serie di possibilità per poter coibentare pavimenti, pareti e coperture della casa per poter beneficiare, non solo di una temperatura ideale per tutto l’anno, ma anche di ridurre le emissioni di CO2 a beneficio dell’impatto ambientale. I prodotti che vengono utilizzati attualmente, spesso derivano da materiali di riciclo e fonti rinnovabili e assicurano le medesime proprietà e lo stesso livello di qualità delle soluzioni isolanti tradizionali. Vediamo di capire quali sono le differenze tra il pavimento radiante e il riscaldamento a soffitto e come scegliere a seconda delle proprie esigenze.

Cosa si intende per pavimento radiante

Il pavimento radiante è un sistema di riscaldamento (ma anche di raffreddamento) che si ottiene mediante l’installazione di pannelli inseriti sotto al pavimento tradizionale. Si tratta di una soluzione molto innovativa, che sta riscuotendo un crescente interesse, soprattutto da parte di chi sta realizzando i lavori in una casa in costruzione. Questa scelta, permette di ottenere un grande vantaggio dal punto di vista energetico, in quanto il calore viene distribuito omogeneamente all’interno della casa dal pavimento al soffitto. Per realizzarlo, vengono utilizzati pannelli che sono accoppiati con un film rigido termoformato, realizzati con materiale che proviene da fonti rinnovabili e biomasse che sono totalmente riciclabili e favoriscono il processo di decarbonizzazione. Sono molto resistenti e non subiscono deformazioni dovuti al calpestio. Vengono installati con molta facilità e assicurano un ridotto dispendio di tempo. La posa prevede l’inserimento dei pannelli tra la soletta e il massetto di sottofondo in modo da limitare il flusso di calore che viene disperso verso il solaio. Possono essere applicati su solai realizzati in qualsiasi struttura: legno, calcestruzzo o laterocemento. L’impianto che costituisce un pavimento radiante è dotato di tubi di materiale in grado di trattenere il calore, come ad esempio il rame.

Perché scegliere un pavimento radiante

L’installazione di un pavimento radiante può comportare un costo elevato ma è sicuramente un investimento che sarà in grado di mantenere un considerevole benessere per moltissimo tempo e presenta diversi vantaggi. Oltre al risparmio energetico di cui abbiamo accennato inizialmente (è stimato che si può raggiungere un risparmio fino al 15% rispetto al riscaldamento tradizionale), un pavimento radiante, non va ad impattare sulla composizione atmosferica dell’ambiente ed è pertanto una soluzione ideale per chi soffre di allergie come soprattutto quella alla polvere. I radiatori tradizionali, infatti, quando emettono calore si avvalgono della circolazione dell’acqua calda che muovendosi, sparge nell’aria anche il pulviscolo. Un altro vantaggio è quello di poter mantenere una temperatura stabile e costante che non è soggetta a variazioni differenti nelle aree della casa, non favorisce le correnti d’aria e di conseguenza crea un microclima sano per le persone più fragili come i bambini e gli anziani. Un ulteriore vantaggio è quello che riguarda il costo di manutenzione. È infatti poco probabile che questo tipo di riscaldamento subisca i danni dovuti all’usura. L’impiego di tubi di rame o in materiale plastico, sono infatti opportunamente pensati per riuscire a resistere alle alte temperature e di conseguenza, anche un ovvio utilizzo frequente, non è in grado di danneggiarli. Un beneficio anche a livello estetico è quello che consente di non dover ricorrere a tinteggiature frequenti delle pareti, come invece accade con i termosifoni tradizionali che man mano che il tempo trascorre, anneriscono le pareti.

Il riscaldamento a soffitto

Oltre al pavimento radiante, esiste anche la possibilità di considerare il sistema di riscaldamento a soffitto che viene installato nella parte più alta della casa e permette la diffusione del calore nei locali sottostanti. È anch’esso da considerare un sistema di riscaldamento radiante, anche se si andranno a ricoprire solamente i tubi utili per il riscaldamento che si trovano nella porzione del soffitto di ogni locale e che verranno nascosti completamente dal controsoffitto. Per questo tipo di installazione si sceglie solitamente il cartongesso, in quanto consente un ottimale grado di accumulo e di conduzione del calore che viene suddiviso nell’ambiente in maniera graduale. Questo tipo di sistema di riscaldamento a soffitto si basa su un meccanismo naturale dato dallo scambio di diffusione tra superfici calde e superfici fredde. La quantità di calore che viene catturata è la medesima di quella che viene ceduta tramite la radiazione termica. Esistono differenti soluzioni di riscaldamento a soffitto, o per meglio dire, sistemi misti che permettono di diffondere l’aria calda attraverso un sistema di convezione forzata consentita da un sistema di ventole elettriche. Questa tipologia consente una distribuzione più rapida del calore rispetto a quella naturale che avviene quando vengono raggiunte determinate temperature. Occorre dire, tuttavia, che presenta uno svantaggio legato alla rumorosità derivante dal ronzio emesso in fase di produzione e diffusione del calore, pertanto non è consigliabile per una casa in cui esiste anche la necessità di poter beneficiare di silenzio. I pannelli radianti che compongono il sistema di riscaldamento a soffitto, non sono ingombranti e quindi non andranno ad occupare molto spazio nei locali di casa, sono già pre-assemblati e garantiscono oltre al calore durante i mesi invernali, anche il raffrescamento nei periodi più caldi dell’anno. Questo tipo di diffusione del calore che si basa sullo scambio termico, infine, permette anche di ridurre la presenza di umidità, eliminando la formazione di muffe e di cattivi odori soprattutto nell’area della casa esposta più a nord in cui solitamente è più frequente che si formino questi microorganismi. Anche dal punto di vista economico, il sistema di riscaldamento a soffitto presenta un vantaggio rispetto ad altre tipologie in quando ha un costo di molto inferiore.

Una pratica soluzione per molti ma non per tutti

Questo tipo di sistema di riscaldamento non presenta controindicazioni per quanto riguarda l’installazione, poiché può essere installato in ogni locale della casa senza dover ricorrere a particolari opere murarie, non si deve cioè demolire o modificare nulla all’interno della propria abitazione. Va comunque tenuto conto che non si tratta di una soluzione necessariamente adeguata a ogni esigenza. La diffusione del calore, come abbiamo detto, in questo caso avviene dall’alto e sarà quindi molto più lenta se il soffitto è troppo alto e dunque distante dall’altezza uomo. In questo caso sarà preferibile optare per il riscaldamento a pavimento.

Quale soluzione è la migliore?

In realtà non esiste una risposta precisa perché prima di tutto è opportuno che vengano valutate le caratteristiche dei locali della casa per stabilire quale impianto è il più adatto. Ecco perché consigliamo di rivolgersi sempre e preventivamente a tecnici affidabili e professionisti che siano in grado di poter fornire una giusta consulenza. La restante considerazione che è in grado di influenzare la scelta, riguarda le esigenze personali. Se, ad esempio, il raffrescamento è una prerogativa particolarmente significativa, la scelta migliore potrebbe essere quella dell’installazione di un sistema radiante a soffitto che si rivela più efficiente e che evita problematiche legate alla condensa che in alcuni casi si può riscontrare con taluni tipi di rivestimento.

Seguire le regole base per ridurre i consumi e garantire un buon uso degli impianti

Abbiamo parlato di due tipologie di riscaldamento che consentono di mantenere un adeguato livello di temperatura nel corso dell’anno e che quindi garantiscono un miglior comfort in casa. Va tuttavia ricordato che la corretta manutenzione degli impianti è doverosa e deve rimanere la prima regola da seguire, non solo per essere certi di ottenere un minor consumo ma anche per quanto riguarda la sicurezza e l’attenzione verso l’ambiente. È infatti importante far eseguire da tecnici qualificati un check-up energetico periodico, almeno durante la stagione in cui l’impianto per il riscaldamento è spento, per garantire la corretta efficienza.