Quale casa scegliere

e come organizzare al meglio gli spazi

La presenza di un bambino all’interno di un nucleo famigliare è sempre una gioia ma è anche una responsabilità. Vederlo arrivare e aiutarlo a crescere, è un percorso umano che non solo cambia gli occhi ai genitori, ma porta anche a una serie di inevitabili riflessioni e cambiamenti di vita quotidiana Tra questi, è sicuramente prioritario pensare al benessere e a come rendere più confortevoli gli spazi di una casa. E, prima di ogni considerazione, occorre comprendere anche quale tipologia di casa scegliere, magari se si è in procinto di vendere la propria per acquistarne un’altra che sia a misura di bambino. Vediamo dunque di analizzare quali sono le valutazioni che occorre fare.

Partiamo dalla ricerca della tipologia di casa ideale dove far vivere i bambini

La tipologia di una casa incide sulla possibilità di soddisfare le esigenze che nascono con la presenza di bambini. La principale considerazione, che occorrerà fare, riguarda soprattutto la zona in cui si trova la casa. Scegliere di vivere in un posto che offra parchi e aree attrezzate per il gioco, ma anche servizi scolastici, ricreativi e sportivi, piuttosto che la presenza di trasporto pubblico, fanno davvero una notevole differenza. Per quanto riguarda gli spazi abitabili, occorre anche una certa dose di lungimiranza, poiché finché sono molto piccoli i bambini, dormono per la maggior parte del tempo e possono restare nella stanza di mamma e papà. Poi, crescendo, necessiteranno di avere una cameretta con spazi organizzati e ben suddivisi dove giocare e sperimentare e magari dovranno anche condividerla con fratelli e sorelle. Se una casa è di nuova costruzione o sono previsti lavori di ristrutturazione, considerate qualche piccolo accorgimento come: dotare la cucina di un’isola che sia orientata verso l’area giochi (o il salotto), in modo da poter avere ben sott’occhio la situazione. I bambini, inoltre, sono soliti sporcarsi continuamente, quindi mettete in conto anche una stanza da adibire a lavanderia. Ricordatevi anche di valutare la presenza di spazi aperti, che consentano loro di giocare e fare attività fisica all’esterno o di avere la possibilità di poter vivere con un animale domestico.

La prima parola chiave per una casa a misura di bambino è: Sicurezza

Un ambiente domestico, dovrebbe essere sempre organizzato secondo criteri di sicurezza che garantiscano di limitare al massimo ogni possibile incidente. A maggior ragione, occorre prestare parecchia attenzione, quando nelle stanze di una casa c’è la presenza di un bambino perché bisogna assicurarsi, innanzitutto, che l’ambiente sia sicuro. Uno dei maggiori rischi è dato dalla presenza di oggetti di piccole dimensioni che possono essere inconsapevolmente ingoiati dai bambini. Lo stesso discorso vale ancor di più per medicinali, detersivi e sostanze potenzialmente pericolose. Tutto questo, andrà opportunamente riposto ad altezze non facilmente raggiungibili o all’interno di cassetti e armadi, in scatole a prova di piccoli esploratori. I bambini quando iniziano a camminare e a muoversi in autonomia, sono in una fase di esperienza, pertanto la curiosità potrebbe spingerli a cercare di aprire cassetti e ante di armadi, alla ricerca del “tesoro” nascosto. Esistono a tal proposito dei dispositivi di sicurezza che sono studiati proprio per impedire che questo avvenga.

Una ulteriore valutazione, riguarda anche tutto ciò che invece dovrà trovarsi a portata delle loro piccole manine, per consentire che un bambino riesca a compiere, sin dai primi anni di vita, alcune azioni in autonomia, che occorrono alla sua formazione. Pensiamo ad esempio all’impiego dei vestiti o ai giocattoli ma anche allo spazzolino per lavarsi i denti. Sarà utile pertanto, pensare di applicare degli scaffali bassi che gli garantiscano di poter raggiungere ciò che può utilizzare, in sicurezza e in questo modo, svilupperà anche il senso dell’ordine. La vita in casa ha inizio dall’ingresso, punto dove potreste pensare di mettere una piccola panca o una sedia di piccole dimensioni, che permetterà ai più piccoli di apprendere la buona abitudine, appena entrati, di togliersi le scarpe e di infilarsi le ciabatte e viceversa. Anche allestire un piccolo attaccapanni posto alla loro altezza, gli permetterà di appendere o di prelevare lo zainetto, il giubbino e tutto ciò che occorre quando escono o rientrano a casa. Nel corridoio che conduce alle stanze, potete invece posizionare uno sgabello – purché sufficientemente stabile – che gli potrà servire per aprire le maniglie delle porte oppure per accedere agli interruttori per accendere e spegnere le luci, senza dover sempre chiedere aiuto a uno dei genitori.

Come organizzare gli spazi in cucina…

Se non avete mai pensato di creare un angolo in cucina ad altezza di bambino, eccovi qualche suggerimento. Riservategli un cassetto tra quelli più bassi, dove inserire le sue stoviglie per consentirgli di prenderle e riporle agevolmente, magari includete anche un tavolino basso su cui poggiare un vassoio, una brocca e un bicchiere in materiale infrangibile, che gli permetta di potersi dissetare quando ne sente il bisogno. Anche queste abitudini sono poco praticate, ma permettono di abituarlo a svolgere da solo le prime piccole faccende domestiche. Per facilitargli il riconoscimento, potete attaccare degli adesivi con i suoi personaggi preferiti o con figure di animaletti, per consentirgli di delimitare quelli che sono i suoi spazi e attaccate sulla parete un piccolo gancio a cui poter appendere il bavaglio. La cucina offre anche la possibilità di poter svolgere alcune attività di apprendimento, coinvolgendoli nella preparazione di pasti e nell’apparecchiatura della tavola. Per favorire tutto questo, potete utilizzate una learning tower (se ne trovano di vari tipi in commercio). Di cosa si tratta? Semplicemente di una struttura – solitamente in legno – formata da uno sgabello con due scalini che forma una vera e propria torretta, messa in sicurezza su tutti i quattro lati e dotata di un parapetto, che impedisce al bambino di cadere permettendogli di salire all’altezza del piano di lavoro di un adulto per poter osservare o collaborare nelle piccole attività. Può essere collocata in prossimità di un piano di lavoro oppure del lavandino. È molto diffusa in America, Canada e nei paesi del Nord Europa, ma il suo impiego è sempre più diffuso anche nel nostro paese. Un bambino coinvolto nelle attività di una casa, è un bambino che si sente riconosciuto.

…e in bagno

Due parole anche per il bagno che dovrà avere un angolo dedicato e accessibile, dotato di uno sgabello – sempre opportunamente stabile, perché come abbiamo premesso nel primo punto, la sicurezza viene prima di tutto – per consentire al bambino di poter raggiungere il lavandino e svolgere le sue pratiche di pulizia. Il sapone, il dentifricio e lo spazzolino, andranno disposti in un punto dove gli sarà consentito di prenderli, usarli e rimetterli al loro posto. E anche in questo caso, non dovrà mancare un piccolo gancetto per l’asciugamano.

La cameretta è il mondo “magico” dove il bambino disegna il suo presente

La cameretta di ogni bambino è la stanza più importante, perché rappresenta non solo lo spazio dove dormire e giocare, ma soprattutto è il luogo di accesso al suo mondo interiore. Ecco perché richiede una particolare attenzione. Qui, è dove apprende – o dovrebbe imparare – l’importanza del mettere in ordine ogni cosa. Gli arredi dovranno sempre essere bassi, per permettergli di poter accedere facilmente e sarebbe opportuno anche creare diversi angoli dedicati alle varie attività: quello per la musica, quello per la lettura e il disegno e naturalmente la zona notte per il sonno. La cameretta diventerà, a tutti gli effetti, la sua prima piccola casa in miniatura, il suo “mondo magico” dove sarà in grado di dedicarsi ai propri interessi personali. Finché sarà molto piccolo, potrà essere sufficiente, ad esempio, la presenza di un tappeto di materiale morbido nei pressi di una parete dotata di uno specchio. Questo favorirà la conoscenza con la propria immagine. Man mano che il processo di crescita avviene, sarà ovviamente utile trasformare e adattare gli spazi interni della cameretta per le nuove esigenze che verranno a crearsi. Anche le dimensioni del letto, hanno un ruolo importante da quando un bambino inizia a gattonare. Se tendenzialmente si è portati a pensare di utilizzare letti con le sbarre, sarebbe invece più indicato optare per la presenza di lettini bassi, privi di sbarre. In questo modo, il bambino potrà essere agevolato nella salita e nella discesa, andando a incrementare maggiormente, il suo spirito di autonomia. Potrà anche essere efficace – finché è ancora molto piccolo – l’idea di porre direttamente sul pavimento un materasso di piccole dimensioni, privo della struttura di un letto standard. Questo gli consentirà, una volta sveglio, di poter anche esplorare l’ambiente circostante. Vista che gli sarebbe invece preclusa dalla presenza di eventuali sbarre. La prima forma di libertà, può nascere da una cameretta e da una casa dotata di spazi ben suddivisi e organizzati.