Ecco un giro dell’Europa virtuale
Alla scoperta di 6 case letterarie
Le vacanze per molti sono già iniziate e c’è chi ha scelto anche per questa estate, le mete di mare, di montagna o le città d’arte italiane ed estere. Per tutti quelli che, invece, le vacanze magari le faranno più avanti, non le faranno del tutto e anche per chi si sta concentrando prevalentemente sull’argomento “casa”, abbiamo pensato di creare un piccolo tour virtuale, per condurvi alla scoperta di 6 case tra le più famose – e visitate – in Europa. Sono dimore che si trovano in città o luoghi che hanno dato i natali a diversi personaggi che appartengono alla storia – e soprattutto al mondo letterario – che vale sempre la pena di andare a visitare, magari anche semplicemente per lasciarsi ispirare dalla loro atmosfera unica e suggestiva.
In Italia: a Verona a casa di Giulietta
Partiamo da una destinazione di casa nostra, che sicuramente tutti conoscono, almeno per sentito dire o per aver visto foto o filmati che la riguardano oppure solo attraverso la lettura di testi famosi. Stiamo parlando di Verona, città bellissima, permeata di storia e di cultura, patria della lirica e che fa da sfondo alla storia d’amore, dal tragico epilogo, della coppia che il poeta inglese William Shakespeare, ha reso immortale coi suoi versi. Stiamo naturalmente parlando di Giulietta e Romeo, anche se in realtà, questa storia ha origine dalla penna di un nobiluomo vicentino – Luigi da Porto – che scrisse una novella, pubblicata nel 1531. L’ambientazione della love story più famosa al mondo, nella città veronese, si deve infatti al Sommo poeta, Dante, che cita le famiglie Montecchi e Cappelletti (divenuta poi Capuleti) nella Divina Commedia. Nel 1553, sono due le versioni che vengono redatte: una in prosa, ad opera del novelliere Matteo Bandello, l’altra in versi, scritta dal nobile veronese Gherardo Boldieri.
La storia dei due sventurati amanti, fa il giro della penisola per poi varcare i confini e approdare in Francia e in Inghilterra nel 1596, periodo in cui il drammaturgo William Shakespeare la porta in scena con il titolo The most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet, rendendola immortale. Come si può naturalmente evincere, si tratta di una narrazione che mescola la fantasia alla realtà, però, quello che è certo è che quelle famiglie sono realmente vissute a Verona in epoca medievale. I Cappelletti, infatti, dimoravano in quella che attualmente è identificata come la casa di Giulietta, che si trova in Via Cappello a poca distanza dalla centrale Piazza Erbe. A testimoniarlo è uno stemma che raffigura un cappello, che si trova sulla chiave di volta dell’arco di entrata che permette di accedere al cortile della casa. Questa corte affascina da sempre milioni di turisti che ogni anno si recano a visitare il balcone da cui Giulietta calava le sue tracce, per consentire all’amato Romeo di poterla raggiungere. Dal 2015, inoltre, è diventata anche il set scelto per uno spettacolo itinerante organizzato dal Teatro Nuovo di Verona. Su quel balcone, vengono infatti recitate alcune delle scene famose. All’interno della sala del balcone si possono ammirare inoltre dipinti, incisioni e sculture realizzate tra l’ottocento e il novecento, che raccontano le vicende di Romeo e Giulietta. Questa sala ha, inoltre, una traduzione architettonica in parte adattata che prende spunto da un celebre dipinto di Francesco Hayez, L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta del 1823 che è attualmente conservato a Villa Carlotta di Tremezzo, in provincia di Como. Per conoscere meglio le indicazioni utili per visitare la casa di Giulietta: https://casadigiulietta.comune.verona.it/
G come Gabriele D’Annunzio e Giacomo Leopardi: da Gardone Riviera a Recanati
Restiamo sempre nella nostra bella Italia e andiamo alla scoperta di altre due case che hanno accolto due grandi nomi della cultura dal nome che inizia per entrambi per G: Gabriele D’Annunzio e Giacomo Leopardi.
Il Vittoriale di Gardone Riviera (Bs)
Situato sulla sponda bresciana del Lago di Garda, è possibile ammirare Il Vittoriale, la casa che ha accolto i giorni del “Vate” del novecento, Gabriele D’Annunzio, ora divenuta un suggestivo museo immerso nel verde. In questo luogo è possibile quasi percepire, in ogni suo angolo, tutto ciò di cui lo scrittore si volle circondare. Un uomo che voleva fare della sua vita, un’autentica opera d’arte. Al primo piano dell’edificio di questa imponente e lussuosa villa, il poeta trascorse la sua infanzia tra pareti dalle decorazioni eleganti e sofisticati arredi d’epoca. Le prime cinque stanze che aprono la visita al pubblico, costituiscono il nucleo centrale originario della casa-museo, mentre le altre cinque accolgono foto, documenti, libri e cimeli che rappresentano la sua esistenza. Anche i curatissimi parchi e i giardini che circondano la residenza hanno un grande significato storico-ambientale. Tutte le informazioni relative alla visita e all’acquisto dei biglietti, si trovano sul sito della Fondazione: vittoriale.it
L’ermo colle che fu sempre tanto caro a Giacomo Leopardi
Anche la dimora natale di Giacomo Leopardi, situata a Recanati (in provincia di Macerata) è oggi una casa-museo privata. Un luogo che conserva ancora vivo lo spirito e l’anima del poeta che qui compose le sue più belle liriche. La famiglia Leopardi ha aperto al pubblico dal marzo del 2020, tutti gli spazi più intimi che sono legati alla vita del Poeta. Grazie a un accurato restauro, effettuato con la supervisione della Soprintendenza alle Belle Arti, oggi è possibile effettuare un percorso di visita che consente di accedere ai saloni di rappresentanza del palazzo, alla galleria con le collezioni d’arte, agli appartamenti in tutto il loro antico splendore e a quella storica e ideale “quiete” del giardino che gli ispirarono i versi de Le ricordanze. Da una di quelle finestre, Giacomo Leopardi osservava con incanto la luna e le stelle e si lasciava avvolgere dalla loro luce che poi trasponeva nei suoi componimenti. La casa è aperta tutti i giorni, tuttavia, per avere maggiori indicazioni è consigliato consultare il sito ufficiale: giacomoleopardi.it
Londra: la casa di Charles Dickens e il museo di Sherlock Holmes
E lasciamo la nostra penisola per volare – idealmente – in Inghilterra e più precisamente a Londra. Qui, per gli appassionati di abitazioni celebri, si può incontrare la casa di Charles Dickens, il più noto tra gli scrittori inglesi che viveva al numero 48 di Doughty Street, nel quartiere di Bloomsbury (che si trova a circa 1 kilometro dal British Museum). In questa casa dal tipico stile vittoriano disposta su due piani, il romanziere visse assieme alla moglie dal 1837 al 1839. L’edificio è stato completamente ristrutturato, grazie a un intervento pari a 3,1 milioni di sterline, che sono state raccolte grazie alla Heritage Lottery, una esclusiva lotteria nazionale britannica, destinata alla raccolta fondi da destinare ai beni storico-artistici. Proprio tra le mura di questo edificio, vennero alla luce le più note e importanti opere di Dickens: Il Circolo Pickwick del 1836, ma anche Oliver Twist del 1838 e Nicholas Nickleby (1838-1839). I lavori di restauro, hanno permesso di riportare al suo originale splendore, gli ambienti come erano all’epoca in cui Dickens ebbe modo di circondarsene. Parte degli arredi delle camere comprendono oggetti esclusivi, mai mostrati in pubblico prima, come ad esempio anche il leggio presente nel salotto e sul quale l’autore sistemava i suoi libri per le letture che riservava ai suoi ospiti oppure la sua scrivania personale dove si sedeva per ore a scrivere. Esposti alle pareti ci sono anche quadri e molte fotografie della famiglia, tra cui parecchie sono inedite, e sono presenti anche le lettere autografe e tutti i suoi libri in diverse edizioni. Per saperne di più: dickensmuseum.com
E se pianificate un viaggio a Londra, non può mancare anche una sosta al 221 b di Baker Street, la strada nel distretto di Marylebone della Città di Westminster, che ospita un museo ricco di cimeli e ricordi dedicato al detective più famoso della letteratura mondiale: Sherlock Holmes. Tutte le informazioni si trovano sul sito ufficiale: sherlock-holmes.co.uk
A Parigi, sovrastati dal cielo degli impressionisti e dai gargoyles con Victor Hugo
Ci troviamo al secondo piano del numero 6, nella bellissima Place des Vosges, a Parigi, situata nel quartiere del Marais che ospita anche la Maison de Balzac e il Museo della Vita Romantica, siti letterari della Ville Lumiére. Nell’elegante palazzo Rohan-Guéménée, dal 1832 al 1848, visse lo scrittore francese Victor Hugo che a soli 16 anni, compose alcuni dei suoi più grandi capolavori letterari come ad esempio: Ruy Blas e Les Voix Intérieures, Maria Tudor, I Burgravi, Le canzoni del crepuscolo, I raggi e le ombre e naturalmente gran parte de I Miserabili.
Nel 1903 la casa venne trasformata in un museo, grazie alla magnanimità di Paul Meurice che fece una importante donazione. Migliorata notevolmente nel 2015, consente ai visitatori odierni, di ripercorrere le fasi principali della vita di Hugo prima, durante e dopo il suo esilio, grazie alla presenza di mobili e cimeli a lui appartenuti e una serie di disegni e ritratti da lui realizzati. L’appartamento è disposto su una superficie di 280 mq; all’interno del Salone Rosso è possibile respirare maggiormente l’atmosfera che caratterizzava il periodo in cui la famiglia viveva lì. Particolare anche il salotto cinese e la sala da pranzo, di ispirazione medievale, che vennero progettati dallo stesso Hugo per la casa di Juliette Drouet (la sua amante) a Guernsey e rivelano oltre alle sue indubbie doti letterarie, anche quelle di abile decoratore. Lo studio è tappezzato del colore verde tipico dell’epoca e accoglieva in origine la sua principale destinazione: la scrittura.
Le collezioni permanenti della Maison Victor Hugo sono accessibili gratuitamente, ad eccezione dei periodi in cui hanno luogo alcune mostre. In questo caso, infatti, il museo è a pagamento. Può anche capitare che la casa sia chiusa, nel periodo che precede l’allestimento delle mostre. Anche in questo caso, meglio informarsi per tempo sul sito ufficiale: maisonsvictorhugo.paris.fr