Mamma, ho perso l'atto di vendita

Scopriamo insieme cosa fare

Per dormire sonni tranquilli, prima del rogito

Ormai è quasi fatta. Siete giunti finalmente in dirittura d’arrivo per raggiungere il tanto agognato traguardo: vendere la vostra casa. Magari vi trovate, per l’esattezza, in quella fase conclusiva in cui a breve incontrerete il notaio per firmare l’atto di compravendita definitivo, che vi permetterà di riscuotere l’assegno e concludere con successo e soddisfazione la trattativa. Ma all’improvviso vi accorgete che manca qualcosa. Avete infatti verificato di avere tutti i documenti che vi verranno richiesti, tranne uno, quello più importante. E ora che si fa? Se non riuscite a trovare l’atto di vendita, niente panico, perché il modo per recuperarlo c’è. Vediamo come fare e prima di tutto, facciamo un check, ricapitolando qualche informazione necessaria che può esservi utile per arrivare con maggiore serenità al giorno della fatidica firma dal notaio.

L’importanza di verificare i documenti utili per la vendita e soprattutto l’atto di provenienza

Per quanto riguarda la verifica dei documenti che bisogna presentare al notaio, occorre prestare molta attenzione che ci sia soprattutto l’atto di acquisto che certifica la provenienza (da non confondere con l’atto di successione, utile in caso abbiate ereditato la casa). In mezzo a tutto il caos che le operazioni relative alla vendita possono scatenare durante questo periodo di transito, potreste scoprire proprio all’ultimo, che l’atto di vendita non lo riuscite a trovare e magari arrivate alla conclusione di averlo perso. Anche se fosse così, prima di farvi assalire dal panico e dallo sconforto fino a perdere il sonno, sappiate che comunque è un problema risolvibile.

Evitate tuttavia anche di pensare con leggerezza “Ma sì, magari ci penserà il notaio a sistemare le cose”. Ricordate che nel momento in cui vi troverete davanti al notaio, la prima cosa che farà sarà controllare che questo documento sia presente e soprattutto che ciò avverrà solo pochissimi giorni prima del rogito, ovviamente dopo che avrete già firmato il preliminare di vendita e di conseguenza incassato la caparra. Se per ipotesi nell’atto viene riscontrata la presenza di vincoli o problematiche che andavano risolte prima o che – nel caso limite – non sono risolvibili, risulterete inadempienti nei confronti dell’acquirente, la vendita sarà pertanto annullata e dovrete restituire non solo l’importo della caparra ma almeno il doppio di quanto pattuito. Sarà un po’ un disastro in poche parole, anche perché perderete quei soldi che magari vi permetteranno di acquistare la vostra nuova casa o che avevate pensato di destinare a un altro investimento importante. Ecco perché è assolutamente fondamentale, verificare di essere in possesso di questo documento e, in caso, recuperarlo prima di iniziare le operazioni utili per la vendita.

Che cos’è l’atto di provenienza, a cosa serve e dove si può richiedere

Abbiamo premesso che l’atto di vendita – o di provenienza – di un immobile è un documento che accerta che chi sta effettuando la vendita, sia in regola e abbia il diritto di poter trasferire la proprietà. L’atto certifica non solo l’ultima proprietà dell’immobile ma anche tutti i passaggi avvenuti in precedenza. Oltre al contenuto che deve riportare in dettaglio tutte le informazioni richieste, è importante anche la forma con cui questo documento viene redatto. Perché abbia un reale potere legale, inoltre, va presentato preferibilmente in copia autenticata. Diversamente possono verificarsi ritardi o ulteriori verifiche tali da rimandare o impedire la conclusione dell’operazione immobiliare. Ogni atto viene scritto in un registro pubblico, in quanto il trasferimento, perché possa rappresentare un effettivo diritto, deve avere una evidenza pubblica. La richiesta di ricevere una copia autenticata, può essere fatta allo studio notarile che per ultimo si è occupato del trasferimento di proprietà. Per quanto riguarda il contenuto, deve contenere le seguenti informazioni: i dati relativi al notaio che ha stipulato l’atto, la data, il numero con cui è stato iscritto in repertorio, la tipologia. Meglio ancora saranno utili l’indicazione della data di trascrizione o di iscrizione nei pubblici registri e quella relativa al registro in cui è stato iscritto. Per ottenere queste informazioni, serve semplicemente richiedere una visura catastale. Con queste indicazioni, lo studio notarile sarà in grado di redigere il documento.

Cosa succede se il notaio o lo studio notarile non sono più in attività?

Una perplessità che può sorgere spontanea, potrebbe riguardare la possibilità che lo studio o il notaio non svolgano più da tempo l’attività. Nessun problema, il documento potrà essere ugualmente recuperato mediante una richiesta indirizzata all’Archivio distrettuale notarile. Per risalire all’ufficio di competenza, esiste uno specifico strumento, messo a disposizione dal Ministero della Giustizia. Esiste anche una seconda possibilità che consiste nel rivolgersi all’Agenzia delle Entrate. Se il documento è stato trascritto in tempi recenti, quindi tramite procedura informatizzata, sarà anche possibile richiederlo direttamente tramite l’apposita piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Ok ma si paga il recupero dell’atto di provenienza e se sì, quanto costa?

Come avrete compreso, recuperare la documentazione smarrita è possibile, anche se naturalmente, ha un costo che varia a seconda di alcuni fattori. Il costo per ottenere un atto di provenienza autenticato dall’Archivio distrettuale notarile, dipende da vari fattori: quante sono le informazioni disponibili, in quale formato viene richiesto ed eventualmente se sono previsti costi relativi alla spedizione. Per fare un esempio pratico: una copia autenticata fornita in carta libera su quattro facciate, richiesta disponendo della maggior parte delle informazioni elencate nel paragrafo precedente, può arrivare a costare circa 30 euro. In ogni caso, si tratta di un importo indicativo poiché il costo effettivo e le relative modalità di pagamento, vengono fornite a chi ne fa richiesta, solo dopo aver individuato il relativo atto. Se deciderete di procedere consultando lo studio notarile, è sempre meglio accertarsi preventivamente del costo e delle spese che dovrete sostenere per non avere ulteriori sorprese.

Mamma, ho perso l'atto di vendita

Affidatevi alla nostra agenzia per vendere la vostra casa e dormite sonni tranquilli

Come abbiamo avuto modo di analizzare, nei paragrafi precedenti, già a partire dalla prima necessità, relativa alla verifica di tutti i documenti necessari per effettuare una vendita, le problematiche che si possono verificare quando si inizia una operazione di compravendita immobiliare sono diverse. Ovviamente nulla che non si possa risolvere, intendiamoci. Però, se volete essere certi di seguire il giusto percorso, necessario per ogni fase operativa, è preferibile rivolgersi a personale competente, certi di poter contare per ogni esigenza, sulla autorevolezza, serietà e sull’intervento tempestivo e accurato da parte dei nostri professionisti del settore. Ecco perché vi consigliamo vivamente, prima di iniziare qualsiasi operazione immobiliare di prendere in considerazione di contattare la nostra agenzia, per ricevere l’adeguata consulenza e tutte le informazioni necessarie e, in caso, decidiate anche di affidarci il mandato, saprete di poter contare sulla nostra capacità di preventivare anche ogni possibile inconveniente. Vi invitiamo quindi a fissare un primo appuntamento conoscitivo contattandoci tramite i nostri canali, oppure venendo a trovarci direttamente nelle nostre sedi di Creazzo e Costabissara. In fase di colloquio, potrete raccontarci dettagliatamente le vostre esigenze, esporci i vostri dubbi e tutte le domande che ritenete possano chiarirvi le idee. Da parte nostra, saremo lieti di potervi fornire tutta l’assistenza necessaria per riuscire a concludere nel miglior modo possibile la vostra trattativa immobiliare, dandovi una maggiore serenità e la garanzia di riuscire a dormire sonni più tranquilli.