Un breve glossario

Per capire le terminologie più impiegate in una compravendita

Le parole sono importanti, come diceva Nanni Moretti nel bellissimo film Palombella rossa di qualche anno fa. Anche se il contesto nel quale era inserita questa citazione, era di tutt’altro tipo. Partendo da questo incipit, tuttavia, abbiamo pensato a quanto, spesso, ci si possa imbattere anche in campo immobiliare, in parole di cui magari non conosciamo esattamente il significato. Quando si inizia un percorso di compravendita è fondamentale avere piena consapevolezza dei termini che si incontrano e che sentiremo pronunciare dagli addetti ai lavori. Ecco allora un breve glossario, con alcune tra le parole più comuni.

Dalla A di Ape alla P di Prima Casa

Ape sta per Attestato di Prestazione Energetica. È un documento che ha una valenza importante perché dal 2005 è tra quelli obbligatori che un proprietario di casa deve presentare, quando decide di metterla in vendita. L’Ape serve per verificare e calcolare i requisiti di un edificio, a livello di prestazione energetica. Con questa certificazione, è possibile collocare la casa in una delle classi stabilite e permette di valutare il valore reale di mercato, che viene fortemente influenzato dai consumi. Viene redatto da un tecnico abilitato ed è valido per 10 anni. Attenzione però, se vengono effettuati dei lavori per modificare le prestazioni energetiche della casa, dovrà essere rinnovato.

Catasto: categoria, partita e particella catastale
Il catasto è l’ufficio finanziario nel quale vengono conservate le mappe catastali che identificano la posizione, le planimetrie dei fabbricati e anche le mappe dei terreni. Il catasto assegna cinque categorie agli edifici, contrassegnate da una lettera. La A corrisponde alle abitazioni, la B agli edifici ad uso collettivo – come ospedali, scuole ecc. Alla C fanno riferimento invece gli immobili di carattere commerciale, i box, le tettoie e i negozi. D ed E servono a identificare gli immobili industriali e speciali. Esistono anche delle sotto-categorie, per quanto riguarda le abitazioni: si parte da A1 che è quella di lusso, A2 l’abitazione ad uso civile, la A3 è l’economica, A4 e A5 popolare e ultrapopolare, A6 sono le case rurali, A7 e A8 i villini e le ville e A9 gli immobili storici. La particella catastale è il dato che identifica – in un foglio catastale – un terreno o altra unità immobiliare appartenente al medesimo proprietario. L’insieme delle unità immobiliari che fanno capo allo stesso proprietario, vengono indicate in un documento denominato partita catastale.

Deposito cauzionale
Il deposito cauzionale è la cauzione, ossia la somma di denaro che viene versata in anticipo e funge come garanzia. Per quanto riguarda la compravendita, serve per bloccare il bene in attesa di arrivare all’atto conclusivo, cioè il momento in cui verrà saldato da parte del compratore, l’importo pattuito. Questi termini, tuttavia, riguardano anche chi prende casa in affitto. In un contratto di locazione, infatti, viene richiesto un deposito cauzionale all’inquilino, affinché si impegni a garantire di tenere la casa ricevuta nel medesimo buono stato. Se al termine del contratto, dovessero essere riscontrate delle anomalie o dei danni non risolti, la cauzione può essere trattenuta parzialmente o in alcuni casi anche totalmente.

La prima casa (facciamo chiarezza)
Spesso si fa parecchia confusione nell’intendere questa dicitura. Si pensa, infatti, che per prima casa ci si riferisca semplicemente alla sede della propria abitazione principale. Certo è anche così, ma non in termini fiscali dove assume un significato differente, identificando il primo immobile di proprietà di una persona che può godere di determinate agevolazioni fiscali, che riguardano i tributi dovuti per l’acquisto o la vendita, l’eredità o la donazione. La legge non dichiara espressamente che la prima casa debba essere adibita a dimora abituale del contribuente o della sua famiglia, ma in ogni caso – per poter usufruire delle agevolazioni previste – deve trovarsi nello stesso comune nel quale ha la residenza. Il titolare, inoltre, non deve essere proprietario, nemmeno in piccole quote o in comunione dei beni con il coniuge o godere di diritti di proprietà, usufrutto o nuda proprietà di un’altra casa già acquistata con le medesime agevolazioni.

Quando l’unione delle parole, crea il racconto della vendita di una casa
Quando ci si rivolge a una agenzia immobiliare perché si occupi della vendita di una casa, il primo contratto che si è obbligati a compiere è quello del mandato. Con questa operazione, infatti, il mandante (cioè il proprietario) assegna il proprio bene all’agenzia (il mandatario), affinché svolga tutte le procedure necessarie. Chi acquista la casa deve svolgere tre passaggi fondamentali: la proposta di acquisto, il compromesso e il rogito. La proposta di acquisto è un documento che viene condiviso tra le due parti e contiene le condizioni stabilite, cioè il prezzo e le modalità proposte dal venditore, che il compratore si impegna ad accettare e naturalmente a rispettare. Nel caso in cui della proposta di acquisto se ne occupi l’agenzia, saranno disposti dei moduli prestampati, contenenti i dati principali e l’importo pattuito per la compravendita. La proposta di acquisto, va firmata per accettazione e contestualmente dovrà essere versata la relativa caparra come importo anticipato del prezzo totale (e finale) stabilito per la vendita. Il mancato rispetto dell’accordo, che non permette di finalizzare la vendita sarà soggetto per il compratore, al pagamento di una penale. Se la proposta di acquisto non subisce interruzioni, si passerà al preliminare, che è l’atto nel quale le due parti stabiliscono i tempi e le modalità per la vendita impegnandosi a stipulare il contratto di compravendita. Nel preliminare, che viene anche chiamato compromesso, sono indicati il prezzo, la tipologia del bene e tutte le indicazioni utili. La fase conclusiva, cioè quella in cui ci si reca dal notaio per redigere l’atto pubblico o di scrittura privata, mediante il quale si trasferisce la proprietà della casa e che contiene la firma autenticata, si chiama rogito notarile. Con questo ultimo passaggio di trasferimento, l’acquirente diventa a tutti gli effetti il nuovo proprietario dell’immobile. E il nostro racconto immobiliare, potrebbe avere il lieto fine delle fiabe: “E vissero tutti felici e contenti, nella nuova casa”.

Il nostro sistema di vendita professionale (e un ebook gratuito)

Se grazie a questo breve ma esauriente glossario, siete riusciti a capirci qualcosa di più sui termini e sule modalità che si riscontrano in una compravendita, ora non vi resta che partire per realizzare il vostro ambizioso progetto. Per riuscire a vendere la casa in modo semplice e a zero pensieri, potendo contare su un sistema di vendita professionale testato e comprovato nel tempo, noi mettiamo a vostra disposizione una prima consulenza conoscitiva per farvi conoscere tutti gli aspetti e i relativi vantaggi di cui potrete beneficiare. Ci potete raggiungere chiamandoci e fissando un appuntamento, oppure passando direttamente a farci visita presso le nostre sedi fisiche di Creazzo e Costabissara. Inizieremo insieme a capire quali sono le vostre esigenze e sapremo fornirvi tutta l’assistenza e la consulenza di cui avete bisogno. Se nel frattempo, volete approfondire ulteriormente, vi ricordiamo che abbiamo anche realizzato un ebook che vi spiega come funziona il mercato immobiliare, come si gestisce una vendita e quali sono i “trucchi” per un agente immobiliare davvero competente, per realizzare una vendita sicura. L’ebook si intitola “I 7 step per vendere casa” e lo potete trovare (e scaricare gratuitamente) qui ➡ Manuale I 7 Step per vendere casa