Come riconoscere le varie tipologie

E quando vi dovete preoccupare

Vi sarà capitato di veder comparire sui muri di casa delle crepe. Magari vivete in una zona che è più di altre soggetta al verificarsi di eventi sismici e come ben sappiamo, l’Italia è una nazione che è fortemente interessata da questo rischio. Di crepe ne esistono di varie tipologie ed è importante saperle riconoscere per capire quali sono da tenere sotto controllo per poter intervenire tempestivamente. Cerchiamo quindi di analizzare, prima di tutto, perché si formano le crepe sui muri di casa, quali sono le tipologie e come poter intervenire per mettere in sicurezza la casa, evitando l’insorgere di eventuali danni di natura importante.

Le crepe sui muri: per quale motivo si formano e come riconoscerle

Sono diversi i motivi che danno luogo alla formazione di crepe sui muri. Nelle situazioni più ordinarie, possono dipendere da errori compiuti in fase di progettazione, oppure all’impiego di materiali di scarsa qualità, a una suddivisione di carichi relativi all’edificio, che non sono stati opportunamente distribuiti, le fondamenta non hanno una profondità adeguata oppure si verificano shock termici. Nei casi più gravi e imprevedibili, le crepe si formano a seguito di terremoti.

Che tipo di crepe sono?

La prima analisi da compiere, quando si nota la comparsa di crepe sui muri di casa, è quella di capire a quale tipologia appartengono. Possiamo innanzitutto suddividerle in due gruppi: quelle superficiali e quelle profonde. Le prime non rappresentano un effettivo pericolo per la stabilità della struttura della casa. Si tratta solitamente di formazioni che si sviluppano a causa del deterioramento dell’intonaco che viene intaccato dall’umidità presente nella casa oppure a causa della rottura di un tubo dal quale è fuoriuscita dell’acqua. Si riconoscono per la loro diramazione, che avviene in modo parallelo e longitudinale, rispetto al pavimento. Le crepe più profonde, invece, che devono accendere un campanello d’allarme e non vanno sottovalutate, possono essere verticali, orizzontali e oblique.

Crepe verticali

Partiamo dalle crepe verticali, che indicano che il peso della casa non è distribuito in maniera corretta sul terreno. Rappresentano un maggiore pericolo perché evidenziano che le pareti non sono collegate correttamente tra di loro e i materiali di cui sono composte, non sono in grado di resistere alla pressione. Per poterle identificare con certezza, occorre rivolgersi a un tecnico strutturista qualificato che sia in grado di analizzare la struttura e indicarvi quali sono gli interventi di ristrutturazione che occorre effettuare per mettere in sicurezza l’edificio.

Crepe orizzontali

Le crepe di tipo orizzontale indicano la presenza di un peso eccessivo nella copertura superiore e si formano solitamente quando le travi del soffitto non dispongono di una sezione adeguata per poter reggere un determinato carico e, di conseguenza, si flettono. Il peso, quindi, si scarica sui muri laterali e genera questo tipo di fessurazioni. Non sono tra le tipologie che devono allarmarvi, soprattutto se si tratta di crepe poco profonde. Si possono formare a seguito del verificarsi di un terremoto, in quanto le mura sollecitate da una grande e incontrollabile energia che deriva dall’evento sismico, non sono in grado di scaricarla.

Crepe oblique

Quando il terreno cede in diversi punti, si possono creare delle crepe che seguono una direzione obliqua (a 45°). Queste sono le crepe più pericolose per gli edifici destinati all’uso abitativo, perché rivelano un cedimento differenziale delle fondamenta e richiedono una tempestiva e adeguata verifica. Si creano anch’esse quando avviene una scossa sismica tale da ridurre la capacità della struttura di sopportare e assorbire la pressione, dando origine a fratture più pericolose. Quando le vedete in modo particolare nelle prossimità degli angoli, affrettatevi a consultare uno specialista.

Analisi e interventi che devono essere attuati per rimettere in sicurezza la casa

Una delle prime operazioni che dovete compiere è quella di recarvi presso l’ufficio tecnico del Comune in cui risiede la vostra casa e farvi rilasciare il progetto originale di costruzione, per poterlo confrontare con lo stato di fatto dei lavori eseguiti. Questo vi consentirà di conoscere non solo tutti i cambiamenti che sono stati apportati (che per legge vanno sempre comunicati) ma soprattutto quali materiali sono stati impiegati per la realizzazione dell’immobile. Fatta questa prima azione, potete rivolgervi a una ditta specializzata che si occuperà delle operazioni di analisi e di ristrutturazione per ripristinare la sicurezza della casa.

Il professionista incaricato valuterà innanzitutto quali sono le pareti interessate dal danno, distinguendo tra quelle divisorie che non richiedono necessariamente una struttura di rinforzo, ma possono essere semplicemente rivestite con del materiale apposito e quelle portanti che invece richiedono una adeguata ristrutturazione. Occorre fare anche una doverosa riflessione. Le costruzioni in muratura, nel tempo, hanno subito una progressiva riduzione dello spessore delle pareti che richiedono una attenta verifica nel caso in cui si evidenzino formazioni di crepe. È importante che vi sia una opportuna armatura tra le pareti portanti esterne e interne, che si ottiene mediante l’applicazione di appositi tiranti. Queste operazioni, va detto, sono solitamente costose e richiedono che vengano effettuate da professionisti davvero molto validi e specializzati. Se la casa dispone anche di un solaio, va ispezionata anche questa zona che può nascondere la presenza di ulteriori crepe. Anche in questo caso, sarà necessario creare una struttura di rinforzo, applicando dei tiranti in acciaio che sono la soluzione più diffusa presente nelle abitazioni a rischio sismico. Non va dimenticato anche che per poterne verificare l’effettiva efficacia, vanno controllate con periodicità.

Quando è preferibile valutare una ricostruzione

Come abbiamo appena detto, alcuni interventi di adeguamento di una casa possono dar luogo a spese onerose al punto che sarebbe utile porsi una essenziale domanda: è meglio ristrutturare o ricostruire? In alcuni casi, quando gli interventi di ripristino sono davvero fondamentali e importanti e di conseguenza possono comportare spese ingenti, vale maggiormente la pena valutare di costruire una nuova casa. Questa soluzione non consente un risparmio nell’immediato, anzi, il costo per la costruzione può essere anche, seppur leggermente, superiore rispetto ai lavori. Il vantaggio che deriva dall’avere una casa nuova e innanzitutto più sicura è da considerare nel lungo termine. Se infatti, un domani, deciderete di mettere in vendita la vostra casa, essa acquisterà un valore di molto superiore rispetto a una casa vecchia e ristrutturata. E naturalmente occorre anche considerare che per la costruzione della casa, saranno impiegati materiali più innovativi e forme di design più moderne, in tendenza con le maggiori richieste attuali.