Perché è così importante?

Per almeno un paio di motivi: riduzione dei consumi e valore di mercato

Quando le persone si mettono alla ricerca di una casa, solitamente sono soliti prediligere diversi elementi relativi più che altro alle caratteristiche abitative, come le dimensioni, il prezzo, la zona in cui si trova l’edificio, tralasciando un aspetto che ai giorni nostri è determinante – se non obbligatorio – da tenere in considerazione: la classe energetica. Vediamo di fare chiarezza sul perché è importante spiegando nei punti seguenti, cosa significano le lettere che vengono utilizzate per la rappresentazione, come si fa a conoscere la classe energetica di una casa, come è possibile eventualmente accrescerla e infine quali sono i vantaggi che apporta ai fini della valutazione di un immobile nel caso in cui si decida di metterla sul mercato.

A ciascuna classe corrisponde una lettera A+, A, B, C, D, E, F, G

La classe energetica di una casa è un sistema basato su variabili scientifiche che permette di misurare il fabbisogno energetico. Per indicare la classe energetica di una casa, sono state impiegate delle lettere dalla A alla G che creano una suddivisione pari a un totale di 10 classi e che rappresentano il relativo consumo che viene definito da diversi parametri e fattori presi in considerazione per la valutazione, tra cui la struttura e la qualità del rivestimento edilizio e anche la zona climatica nella quale la casa si trova. I punteggi variano da un minimo di 1 (classe G) che corrisponde a un consumo superiore ai 3,5 Kilowatt per metro quadro all’anno, fino a un massimo di 9 (A4), cioè inferiore ai 16,25 kilowatt per metro quadro all’anno.

Conoscere la classe energetica di una casa non è solamente importante ma è oltremodo obbligatorio, in caso si decida di affittare o di vendere una casa. Lo stabilisce infatti il DL 192/05 e gli interventi legislativi successivi al 2005 che si completano con il DM 162/15. Oltre a cio, tuttavia, risulta anche utile per determinare e valutare quale tipo di interventi si possono apportare affinché si possa ottenere un migliore isolamento termico, un ridotto consumo energetico e un ideale comfort abitativo. Si evince, evidentemente, che le classi più performanti sono quelle del gruppo di 4 con la lettera A (A1,A2,A3,A4) mentre le classi F e G sono quelle a cui viene attribuito un punteggio più basso in quanto evidenziano la presenza di dispersioni termiche o strutture e infissi poco isolanti con la conseguenza che impegneranno un maggior consumo di energia, affinché si possa mantenere una temperatura ideale e quindi significherà anche trovare un costo maggiore in bolletta.

Come conoscere la classe energetica di una casa

Esistono delle linee guida stabilite dal decreto ministeriale. Innanzitutto il calcolo e la verifica dei requisiti minimi di un edificio, viene effettuato da un tecnico esperto abilitato, come un geometra, che si occupa di redigere anche la dichiarazione energetica APE (ossia l’attestato di prestazione energetica). Questo documento, che ha validità per 10 anni, va rinnovato nel caso in cui vengano effettuati dei lavori mirati alla modifica delle prestazioni energetiche. Per poter produrre questo attestato, il tecnico incaricato deve fare prima di tutto un sopralluogo e poi eseguire una serie di calcoli e disegni, pertanto il tempo utile per avere il documento, può variare da qualche giorno a qualche settimana a seconda dei casi. A questi tempi, vanno anche aggiunti quelli che spettano al Comune di competenza, che deve protocollare la certificazione per renderla legalmente valida, anche se in questo caso, la procedura è molto rapida in quando il tempo stimato varia da circa 1 a 3 giorni al massimo.

Cosa occorre fare per aumentare la classe energetica dopo aver ricevuto l’APE

Come abbiamo premesso, ogni classe energetica identifica anche il risparmio sui consumi energetici che possono dipendere dall’esistenza di elementi che provocano dispersioni. Prima di tutto, quindi, sarà bene contattare una ditta che si occupa di ristrutturazione edilizia affinché possa eseguire un rilievo e determinare quali modifiche sarebbe utile apportare alla casa, per poter fare un salto di classe. Ecco qualche esempio tra gli interventi più indicati:

Migliorare l’isolamento termico. Per questa esigenza sarebbe utile ricorrere a una coibentazione dell’involucro esterno, mediante l’applicazione del cappotto termico e rivestire anche pareti e coperture con pannelli isolanti oltre a considerare di cambiare, naturalmente gli infissi che sono i responsabili principali delle maggiori dispersioni termiche.

Installare impianti di nuova generazione. Le vecchie caldaie vanno fatte sostituire con quelle denominate a biomassa o a condensazione, oppure va fatta installare una pompa di calore, meglio se geotermica. Naturalmente in un momento storico come quello attuale, che predilige le energie alternative che sfruttano le fonti rinnovabili, è consigliabile optare per il fotovoltaico e un impianto solare termico.

Sistemi di riscaldamento e raffreddamento radianti. Per ottenere una distribuzione equa della temperatura si può utilizzare il sistema di riscaldamento a pavimento, a parete o a soffitto che permette di ottenere un comfort termico ottimale.

Evitare la formazione di muffe e umidità. Per questa esigenza è fondamentale la presenza di un buon ricircolo dell’aria, che può essere ottenuta mediante l’installazione di sistemi di ventilazione meccanica che consentano anche di poter recuperare il calore, per rendere l’ambiente più sano con un guadagno notevole in termini di aria salubre.

Dotare gli impianti con apparati di domotica. Poter contare su un controllo centralizzato degli impianti, permette di poterne tarare e regolare al meglio i valori per poter gestire e tenere monitorizzati anche i relativi consumi.

Esiste infine la possibilità di poter beneficiare di detrazioni fiscali, operate dal Governo attraverso la concessione dei Superbonus, che permettono di poter fare un salto di qualifica energetica di 2 classi.

La classe energetica di una casa è davvero importante per il valore di una casa

Premesso tutto ciò che abbiamo analizzato e spiegato in dettaglio, manca di prendere in considerazione il fattore principale, cioè quello legato all’accrescimento del valore di una casa. Riuscire a migliorare la classe energetica, potendo avviare dei lavori di ristrutturazione mirati che portino la casa in classe superiore,, significa beneficiare di molti vantaggi, non solo in fatto di riduzione di consumi, ma anche per quanto riguarda il valore di mercato di una casa che diventa un fattore vantaggioso e interessante nel caso si decida di metterla in vendita. A parità di elementi simili, due immobili possono subire una diversa oscillazione del prezzo che, in alcuni casi, può anche arrivare a raggiungere una quota pari al 30% a seconda della relativa classe.