Comprare casa per i disabili con le agevolazioni

Tutto ciò che occorre sapere

La legge 104, i fondi regionali, agevolazioni e mutui

Conoscete la Legge 104 e quali sono le possibilità e le agevolazioni previste per chi ha i requisiti di titolarità? Vi sarà utile anche sapere che tra le misure a disposizione per comprare una casa, esiste una condizione particolarmente vantaggiosa, dedicata alle categorie dei disabili – o di chi ha un disabile in famiglia denominata Plafond Casa. Si tratta di uno strumento che esiste già dal 2013 e che, associato alla legge 104, consente agli aventi diritto di accendere un mutuo a tasso fisso o variabile, usufruendo di importanti agevolazioni economiche e fiscali. E non è finita qui, perché esistono ulteriori sconti per chi intende installare attrezzature utili per l’abbattimento di barriere architettoniche, ma anche per il rifacimento di un bagno e per l’acquisto dei mobili per una cucina. Cerchiamo di capire meglio, nel dettaglio, di cosa si tratta e cosa occorre fare per poterne beneficiare.

La Legge 104 e i contributi regionali

La Legge 104 risale al 1992. Entrò in vigore per tutelare le persone con disabilità, garantendogli una serie di condizioni vantaggiose e benefici, tra cui la possibilità di ottenere un prestito agevolato. Per poter accedere a questo tipo di finanziamento, è necessario richiederlo, rivolgendosi direttamente agli istituti di credito convenzionati con l’INPS – l’ente preposto ad accertare le condizioni per diventare titolari della Legge 104. Poiché ovviamente, l’accensione di un mutuo richiede una scrupolosa e attenta verifica e valutazione della situazione economica, è sempre opportuno rivolgersi alla propria banca o ad altro istituto di credito, facendosi aiutare da esperti del settore, per ricevere una attenta analisi e tutta la consulenza necessaria.

Tra le possibilità previste per chi è titolare della Legge 104, c’è anche quella di poter accedere a contributi regionali che permettano l’abbattimento delle barriere architettoniche, utili ad esempio, per chi deve ristrutturare o rifare completamente il bagno di casa se risulta inaccessibile ai disabili. In casi come questo, infatti, esiste un bonus di cui è possibile usufruire mediante un contributo diretto, stanziato dalle Regioni, anche in assenza di presentazione del documento ISEE (cioè quello che determina la situazione patrimoniale di ogni soggetto). Questi contributi, infatti, non sono collegati al reddito. La sola verifica, pertanto, che occorrerà fare è quella di informarsi per sapere se la Regione di appartenenza prevede lo stanziamento di fondi destinati alle agevolazioni per disabili.
Sarà quindi necessario dimostrare lo stato invalidante del soggetto interessato, presentando la documentazione prevista (un certificato medico o rilasciato da un ente preposto, che attesta la disabilità), illustrare in dettaglio quali lavori sarà necessario eseguire per abbattere le barriere architettoniche e presentare, a lavori ultimati, una comunicazione eventualmente accompagnata anche dalle fatture che certificano le spese sostenute. Attenzione: il pagamento, dovrà essere rigorosamente tracciabile. Pertanto, le spese sostenute andranno saldate mediante bonifico bancario oppure carta di credito.

Agevolazioni previste per l’eliminazione delle barriere architettoniche

Per chi dovesse decidere di effettuare interventi edilizi, per l’eliminazione delle barriere architettoniche, si potrà scegliere tra tre tipi di agevolazioni.

• Diritto alla detrazione pari al 50% delle spese previste (la medesima riservata al bonus casa) per un importo limite di 96.000 euro per immobile. Questa agevolazione è valida fino alla fine del 2024. Dal 2025 la percentuale di detrazione scende al 36% e il limite di spesa diventa pari a 48.000 euro.

• La Legge di Bilancio del 2022, ha inoltre introdotto un nuovo bonus barriere che si può applicare fino al 75% delle spese sostenute anche per l’installazione di apparecchiature di ausilio per disabili come rampe per carrozzine, installazione di montascale, ecc. Per questa tipologia di prodotti, è inoltre prevista una aliquota agevolata del 4% anziché del 22%.

• Una detrazione del 110% che rientra nelle soluzioni dedicate alle ristrutturazioni previste con il Superbonus (i cui termini variano a seconda di chi effettuerà l’intervento).

Per ogni forma di detrazione si potrà scegliere se ricevere lo sconto direttamente in fattura oppure tramite la cessione del credito. In entrambi i casi, tuttavia, non sarà possibile fruirne contemporaneamente alla detrazione prevista del 19% destinata alle spese sanitarie sostenute per i mezzi utili al sollevamento delle persone disabili (montascale). Solo se la spesa complessiva dovesse superare i 96.000 euro, si potrà dedurre la differenza all’aliquota del 19%,

Comprare casa per i disabili con le agevolazioni

Plafond Casa disabili è il finanziamento dedicato alle persone disabili

Occorre innanzitutto precisare che Plafond Casa non è una misura messa in atto con decreti ministeriali o leggi di bilancio, è un accordo stipulato tra l’ABI-Associazione Bancaria Italiana e la CDP-Cassa Depositi e Prestiti, che prevede una serie di misure destinate a cittadini disabili o aventi nel proprio nucleo famigliare un membro affetto da disabilità o handicap. Si tratta in sostanza di un finanziamento di garanzia, per l’erogazione di mutui che possono essere a tasso fisso o variabile, destinati all’acquisto di immobili residenziali – in particolar modo abitazioni principali – che appartengano, preferibilmente alle classi energetiche in fascia A, B o C. Può essere inoltre impiegato per interventi di ristrutturazione mirati ad accrescere l’efficienza energetica dell’immobile. Gli importi e la durata del finanziamento, variano a seconda della destinazione di utilizzo. Per il solo acquisto di un immobile residenziale è possibile ottenere un mutuo agevolato fino a 250 mila euro, con una durata pari a 20–30 anni. Per gli interventi di ristrutturazione, l’importo è di 100 mila euro, con una durata di 10 anni e nel caso entrambe le finalità siano contemplate (acquisto e ristrutturazione) l’importo sarà pari a 350 mila euro. Sono molti gli istituti bancari che hanno aderito a questa iniziativa. L’elenco delle banche convenzionate è disponibile sul portale dell’ABI.

Dopo aver consultato l’elenco delle banche disponibili a questa forma di finanziamento e aver scelto quella idonea, occorrerà prendere un appuntamento con un incaricato, specificando la motivazione. Come prima informazione, vi verrà fornito l’elenco dei documenti necessari da presentare in fase di colloquio, per poter effettuare la prima valutazione. Vi saranno richiesti i dati anagrafici, lo stato di famiglia – e ovviamente la certificazione che attesta il grado di disabilità del soggetto interessato e che ha diritto alle agevolazioni previste dalla Legge 104 – oltre alle indicazioni relative al tipo di immobile. Vi verrà successivamente richiesto di presentare anche il modulo previsto dalla Cassa Depositi e Prestiti relativo alla richiesta di mutuo ipotecario.

Agevolazioni complementari e novità 2022

Oltre al mutuo agevolato per acquistare una casa, ci sono altri strumenti complementari che vengono accordati a nuclei familiari in cui sono presenti persone disabili, tra cui Il Prestito Senza Barriere che consente di finanziare le spese sostenute da e per i soggetti disabili che necessitano di attrezzature particolari, non solo stampelle, sollevatori o apparecchiature specifiche ma anche sensori o porte scorrevoli automatiche. Esiste, infine, anche la possibilità di utilizzare il beneficio concesso dalla Legge 104 per l’acquisto di mobili, ad esempio per una cucina. Se l’acquisto di una casa è un obiettivo molto importante da raggiungere per tutti, per una persona disabile lo è maggiormente perché dovrà essere anche adeguata, pratica e sicura.