Comprare casa con Bonus e Superbonus

La nuova legge di Bilancio li proroga tutti

Verifichiamo insieme le caratteristiche

Per chi desidera comprare una casa in questo periodo, sono previste diverse agevolazioni. Avrete senz’altro sentito molto parlare di Bonus e Superbonus. Se siete tra coloro che vorrebbero beneficiarne, c’è anche una buona notizia. La nuova legge di Bilancio 2022 prevede infatti la proroga di tutte le scadenze. Vediamo quindi in questo articolo, di riassumere in dettaglio quali sono le agevolazioni previste e analizziamo le caratteristiche di ciascuna, per potervi aiutare a verificare se rientrate di diritto tra coloro che possono usufruirne.

Bonus Ristrutturazioni Immobili e Mobili

Le tipologie di Bonus messi a disposizione per tutto ciò che concerne l’acquisto di una casa sono le seguenti: Superbonus 110%, Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni, Bonus Verde, Bonus Mobili e Bonus Giovani. Quello che riguarda le ristrutturazioni, in particolar modo, beneficia di proroga triennale fino al 2024 e consente di poter portare in detrazione una cifra pari al 50% della spesa necessaria, per ciò che riguarda la ristrutturazione edilizia, fino a un massimale di importo pari a 96.000 euro.
La detrazione consente di suddividere la quota dell’importo complessivo su 10 anni, inserendola nella dichiarazione dei redditi e si può anche decidere di ottenere uno sconto in fattura o per la cessione del credito.
La proroga della scadenza al termine del 2024 riguarda anche il Bonus Mobile che consente di acquistare mobili ed elettrodomestici – di classe A e A+ – destinati a immobili per cui sono previsti lavori di ristrutturazione. La detrazione è sempre nella misura del 50% però attenzione al massimale limitato a 10.000 euro.

Bonus Facciate, Bonus Verde, Eco Bonus e Mutui agevolati per under 36

Purtroppo per quanto riguarda il Bonus Facciate c’è una buona e una cattiva notizia. La prima è che anch’esso viene prorogato, la seconda è che la relativa aliquota è pari al 60%. Tra gli ulteriori rinnovi previsti dalla nuova legge di Bilancio 2022 c’è anche il Bonus Verde che riguarda la sistemazione e allestimento di giardini privati e condominiali. L’aliquota Irpef detraibile è pari al 36%, può essere spalmata su 10 quote annuali e l’importo massimale spendibile previsto è pari a 5.000 euro. Per quanto concerne gli interventi di efficientamento energetico – che come saprete diventano fondamentali per il valore di un immobile – oltre al Superbonus 110 che esamineremo nel paragrafo successivo, c’è anche la possibilità di usufruire dell’Eco Bonus che rientra nelle proroghe che prevedono la scadenza fissata al termine del 2024. La detrazione oscilla tra il 50 e il 65%.
Un ulteriore notizia, parecchio interessante per gli under 36, riguarda la possibilità di usufruire di un’agevolazione per la sottoscrizione di mutui. È applicabile a tutti i giovani con un Isee che non superi i 40.000 euro.

Superbonus 110%

Tra le novità più attese in materia di agevolazioni economiche previste per le spese di casa, c’è senz’altro il Superbonus 110%. Precedentemente confermato per tutto il 2022, è stato prorogato al 2023. Attenzione però la proroga, è valida solo per edifici con unico proprietario, da 2 a 4 unità, per i condomini e per le case popolari. Sono pertanto escluse dalla possibilità di poter beneficiare di questo vantaggio economico le ville e le case unifamiliari che tuttavia potranno sfruttarlo fino alla fine del 2022, purché il 30% dei lavori previsti vengano ultimati entro il 30 giugno dello stesso anno.
Ora prima di tutto, vediamo in dettaglio di cosa si tratta e come funziona. Il Superbonus 110% consente una detrazione pari al 110% calcolata sull’ammontare delle spese necessarie per l’efficientamento energetico di abitazioni unifamiliari e dei condomini. La suddivisione della percentuale di spese da inserire nella dichiarazione dei redditi, cambia a seconda del periodo in cui sono state sostenute. Cosa significa? Che per quelle relative agli anni 2020 e 2021 è prevista una detrazione di cinque rate di pari valore, mentre per quelle sostenute nel 2022 le rate diventano quattro – sempre aventi medesimo importo. Se non si vuole utilizzare la dichiarazione dei redditi, si potrà optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito. Queste due possibilità di scelta, sono prorogate fino al 31 dicembre 2025. Le condizioni previste per il Superbonus 110%, infine, non si possono estendere alle strutture ricettive, per le quali è stato previsto un Superbonus Alberghi nel 2021, pari all’80% di detrazione.

Comprare casa con Bonus e Superbonus

Quali tipologie di lavori sono considerate per il Superbonus

Per comprendere quali tipologie di lavori possono essere considerate per usufruire del Superbonus, occorre fare una distinzione tra lavori trainanti e lavori trainati. Cosa vuol dire nello specifico? Sono considerati lavori trainati tutto ciò che è utile all’isolamento termico, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali, i lavori antisismici – in particolar modo se consentiranno la riduzione del rischio sismico e il passaggio a una classe di rischio inferiore – i lavori di manutenzione straordinaria, di restauro o di ristrutturazione così come anche quelli di manutenzione ordinaria che riguardano le parti comuni dell’immobile, il restauro o eventuale recupero di facciate di edifici esistenti. Nell’elenco dei lavori trainati, troviamo ad esempio l’installazione di pannelli solari, il montaggio dei relativi accumulatori e tutti quegli interventi già previsti dal vecchio Eco bonus. Il Superbonus per i lavori trainati, può essere riconosciuto solo se questi sono abbinati – e quindi effettuati – in abbinamento ad almeno uno degli interventi trainanti. In definitiva le novità relative al superbonus che aveva già ottenuto la proroga fino a tutto il 2022, sono: una ulteriore proroga per il 2023 riservato a condomini ed edifici composti da due e fino a quattro unità immobiliari – accatastate in maniera distinta anche se appartenenti a persone fisiche – e una proroga fino al 2025 per condomini ed edifici formati da due a quattro unità immobiliari, però con aliquota decrescente corrispondente al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025.

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