È possibile risparmiare sui consumi?

Sì, con qualche utile accortezza

Abbiamo detto anche in articoli precedenti, quanto sia sempre più importante investire sulle energie alternative per un discorso che non riguarda solo la tutela ambientale, ma anche la riduzione dei consumi e soprattutto dei costi delle bollette di casa. Oltre a prendere in considerazione questa scelta, ci sono anche alcune semplici azioni e procedure quotidiane che possiamo mettere in atto, per diminuire sensibilmente i costi e l’ansia che proviamo, ogni volta che ci arrivano le bollette. Vediamo quali sono in dettaglio.

Più valore alla luce naturale in soggiorno, nello studio e in mansarda

Una casa che è ben esposta e quindi ha la possibilità di sfruttare la luce naturale del sole che filtra attraverso le finestre durante il giorno, ha indubbiamente un grande vantaggio. Per incrementare ulteriormente questa possibilità, è possibile attuare dei cambiamenti strategici come: posizionare la postazione di lavoro, se si lavora molte ore al pc o a una scrivania, il più possibile nelle vicinanze delle finestre. Per tinteggiare le pareti circostanti, inoltre, si possono scegliere dei colori che siano chiari e luminosi in modo che le superfici riescano a catturare ulteriormente il chiarore esterno e, se questo non basta, si possono appendere anche degli specchi che donano anche un aspetto più ampio ai locali. Per gli spazi che si trovano invece in un sottotetto, una buona soluzione è anche quella di far installare degli ampi lucernari.

Elettrodomestici di classe efficiente in cucina e in bagno

Gli elettrodomestici sicuramente consumano una parte consistente dell’energia domestica. Pertanto, per ridurre le cifre in bolletta, sarebbe opportuno sceglierli innanzitutto nelle classi energetiche che hanno l’efficienza massima. Questo discorso, vale soprattutto per tutto ciò che si trova nella cucina: forno, frigorifero, lavastoviglie, ma è anche ovviamente valido per lavatrici, asciugatrici e anche asciugacapelli presenti in un bagno. Ma partiamo con ordine. Per quanto riguarda l’utilizzo ottimale del forno statico o ventilato, si può spegnere qualche minuto prima del tempo utile per la preparazione dei cibi, lasciando all’interno le pietanze, in modo da consentire al calore, che è ancora presente, di terminare la cottura. Il forno ventilato, è più indicato, rispetto a quello statico, essendo dotato di una ventola che diffonde in modo uniforme il calore, consentendo di ridurre i tempi. Per quanto riguarda invece la cottura di cibi di media quantità, è preferibile l’impiego del forno a microonde. Il frigorifero, inoltre, non andrebbe mai lasciato aperto per molto tempo, in quanto il freddo si disperde facilmente e interrompe l’equilibrio della temperatura. Il frigo, per rimettersi allo stadio ottimale, fa ripartire il motore con un inevitabile consumo di energia elettrica. Organizzare inoltre al meglio la spesa che va messa nel frigo e nel freezer, senza dover aprire continuamente le porte. Per quanto riguarda invece il bagno e in modo particolare l’impiego di lavatrici o asciugatrici, è meglio prestare attenzione a quelle che sono le fasce di tariffa di consumo meno care. Solitamente le prime ore del mattino in settimana o il tardo pomeriggio/sera e il fine settimana sono i momenti più indicati. Nel caricare la lavatrice, inoltre, cerchiamo di ottimizzare la quantità di vestiti, per evitare anche un eccessivo consumo di acqua che il cestello deve caricare. Discorso medesimo per l’asciugatrice, ovviamente.

Lampade convenienti e adatte agli impieghi di ogni ambiente

Le lampadine non sono tutte uguali e non hanno, pertanto, lo stesso costo di gestione. Quelle a fluorescenza sono da preferire a quelle a incandescenza, in quanto non cambia la modalità di emissione luminosa, però hanno il vantaggio di consumare molta meno elettricità e di durare più a lungo. Pertanto, anche se le lampadine a fluorescenza hanno un costo abbastanza più elevato rispetto a quelle a incandescenza, in realtà si riuscirà ad ammortizzarlo in tempi brevi. Spesso si sceglie anche di applicare dei faretti, magari nei locali di ingresso o nei corridoi. Oltre al fatto che la luminosità non è diffusa, ma si concentra su una particolare area, occorre tenere presente che consumano molto di più rispetto alle altre fonti luminose. Infine, meglio non utilizzare lampadari che richiedono l’applicazione di molte lampadine. È preferibile, piuttosto, scegliere un modello nel quale si possa inserire una sola lampadina con una maggiore efficienza energetica e di dimensioni più grandi. Anche la scelta degli apparecchi luminosi da utilizzare nelle stanze, andrebbe differenziata. Questo perché in alcuni locali si trascorre la maggior parte del tempo nelle ore diurne, che non necessitano quindi di molta luce – a parte nei giorni piovosi o invernali. Per la cucina, ad esempio, suddividere le fonti luminose rispetto al loro impiego è un’ottima idea. Se il piano di cottura richiede di essere illuminato, meglio tenere accesa la lampada per la durata richiesta dalla cottura dei cibi e poi spegnerla e accendere la luce che si trova posizionata sul tavolo. Per illuminare il soggiorno, invece scegliere fonti luminose dotate di un variatore di luce, così da poter regolare adeguatamente il livello di luce a seconda del momento della giornata, riducendone la potenza nelle fasce più costose.

Non solo la luce ma anche l’aria, i vari dispositivi elettrici e il riscaldamento

In estate, con le temperature a cui ci stiamo ormai abituando, molti utilizzano il condizionatore che se non è impiegato con moderazione, può creare un surplus energetico notevole. Anche dispositivi come il modem che ci occorre per utilizzare la rete internet, andrebbe staccato quando non serve, così come tutti i caricabatteria e i dispositivi che restano in stand-by. A tal proposito si può pensare di utilizzare dei timer e dispositivi smart che possano accendere e spegnere le apparecchiature elettriche in base agli orari di impiego. Infine, è utile ricordare che le bollette naturalmente arrivano anche per i costi di riscaldamento. Per evitare di leggere costi elevati e “surriscaldare” l’umore, meglio tenere una temperatura che sia il più possibile costante (solitamente sui 19 gradi) evitando di riscaldare gli ambienti poco frequentati e abbassando al minimo la temperatura durante la notte. Controllare e far verificare da un tecnico competente la caldaia e i termosifoni in modo da garantire una corretta efficienza e naturalmente pensare a ulteriori fonti di riscaldamento alternative come il camino o meglio ancora l’installazione di un impianto solare termico con pannelli fotovoltaici.

Considerazioni conclusive per ridurre i consumi e i costi nelle bollette di una casa

Anche la tenuta degli infissi e dei serramenti, la diagnosi e classe energetica di una casa sono parametri importanti di cui tenere conto. La maggiore dispersione di calore, negli ambienti di casa, è spesso dovuta alla tenuta degli infissi e dei serramenti che sono soggetti all’usura del tempo. Questo discorso, ovviamente, decade nel caso si sia scelto di installare serramenti in alluminio, legno/alluminio o PVC che garantiscono un corretto isolamento a beneficio delle prestazioni ottimali energetiche. Ad ogni modo, se dopo aver attuato tutte queste verifiche o procedure, ci si rende conto che i consumi rimangono comunque alti e le bollette sono elevate, è possibile chiedere a un professionista di effettuare una diagnosi energetica che permetterà di redarre un progetto per stabilire quali interventi siano da considerare per ottenere il massimo dell’efficienza. È utile ricordare anche che quando si decide di cambiare una casa – e magari anche di vendere la propria – la classe energetica più è alta più rivestirà una notevole variabile che va a incidere sul suo prezzo. Oltre a rappresentare una garanzia di vantaggioso risparmio in bolletta.