Case da film

Se poterci vivere resta un sogno

Ispirarsi per comprare casa, è possibile

Alzi la mano chi – almeno una volta – si è trovato ad esclamare qualcosa del tipo: “Che sogno quella casa!“ dopo aver visto un film. Se è logico e naturale pensare che non sia semplice tramutare questo sogno in realtà, è bello lasciarsi ispirare e – perché no – magari pensare di copiare qualche dettaglio per ricreare un ambiente che più o meno possa evocare quelle sensazioni. Abbiamo pensato di proporvi, in questo nuovo articolo di approfondimento, alcuni titoli di film che, nel tempo, hanno mostrato case particolarmente affascinanti o singolari. Pronti per iniziare questo viaggio nella memoria cinematografica, per (ri)scoprire 4 case da film?

Il cottage in stile inglese: Casa Howard

La trama di questo film, del 1992, non è di sicuro tra le più sognanti, una storia dai risvolti drammatici sui complessi rapporti che si instauravano tra classi sociali differenti, nei primi del novecento. Tuttavia, questa narrazione cinematografica – che vanta un cast di attori ricco, tra cui Anthony Hopkins e Helena Bonham Carter, giusto per citarne un paio, è stata diretta da James Ivory (ispirato dal romanzo Howards End del 1910 di Edward Morgan Forster) ha ricevuto diversi premi prestigiosi, tra cui tre Oscar di cui due per la migliore sceneggiatura e per la scenografia. Il regista ha realizzato una perfetta ricostruzione dell’ambiente, utilizzando per le riprese un meraviglioso cottage inglese, una dimora di campagna circondata da un paesaggio ricco di fascino.

Casa Howard è una deliziosa casa in mattoni rossi, rivestita dai glicini e circondata dal verde dei boschi e dai colori dei fiori. Esiste davvero nella realtà, con il nome di Peppard Cottage. La costruzione originale, risale al XIV secolo e si trova vicino a un villaggio sul fiume di Sonning, tra Reading e Henley-on-Thames, nella contea dell’Oxfordshire. Appartenne a Lady Ottoline Morell che era solita riunirsi in quel posto, con i membri del gruppo di Bloomsbury. All’epoca delle riprese, questa proprietà era ancora privata e venne messa in vendita nel 2017 a un prezzo intorno a circa 4 milioni di sterline. La casa dispone di ben otto camere da letto, più due acri di terreno. E chissà chi sarà stato il fortunato acquirente che è riuscito ad aggiudicarsela.

Case da film

Una finestra che si affaccia sui vigneti: Un’Ottima Annata

Un’altra location da sogno è quella che fa da sfondo alle vicende narrate nel film Un’ Ottima Annata, film del 2006 diretto da Ridley Scott con Russell Crowe e Marion Cotillard. Ci troviamo in un contesto similare al precedente, anche se decisamente più ricco di sole. Siamo precisamente nel sud della Francia, in Provenza nell’area vinicola di Luberon dove la natura con i suoi meravigliosi colori – e profumi – è protagonista. Anche in questo caso la dimora esiste veramente, è una proprietà privata e si chiama Château La Canorgue (scordatevi però di poterla visitare). Se vi accontentate (si fa per dire) potete passare per una degustazione del celebre Le Coin Perdu, vino che accompagna i ricordi di infanzia delle vacanze estive, a casa di Henry, lo zio del cinico Max Skinner, interpretato da Russell Crowe.

Anche questo film è ispirato da un libro dal titolo Un anno in Provenza, romanzo dello scrittore britannico Peter Mayle. Per chi ha visto il film Un’Ottima Annata, impossibile dimenticare ogni particolare relativo alla dimora: stanze dalle grandi finestre in stile provenzale che guardano verso il vigneto con i davanzali pieni di lavanda (che nella narrazione filmica ci raccontano essere utili per tenere lontani gli scorpioni). Il campo da tennis in terra rossa, sul quale si sfidano zio e nipote e naturalmente la bellissima piscina, teatro del primo incontro – da bambini – dei due protagonisti della vicenda amorosa, che si ritrovano proprio in quel punto preciso della proprietà, in un incontro-scontro avvenuto in tempi moderni davvero particolare. Riusciamo a comprendere che provenendo dalla fredda realtà di Londra tra uffici e palazzoni anonimi, Max Skinner non abbia fatto così fatica ad arrendersi per accettare di occuparsi del lascito testamentario del caro zio Henry. Se poi aggiungiamo che proprio lì, è riuscito a reinventarsi una vita, ha decisamente vinto tutto rinunciando all’idea originaria di volerla mettere in vendita.

L’eleganza, il lusso e la stravaganza: Colazione da Tiffany

A proposito di grandi e famose città, ora ci trasferiamo idealmente nella “grande mela”. Anche la genesi di questo celebre film, del 1961 diretto da Blake Edwards, prende ispirazione da un libro, e precisamente dal romanzo (omonimo) del 1958 di Truman Capote. Stiamo parlando di Colazione da Tiffany. L’appartamento dalla facciata a mattoni in cui vivono Holly Golightly – la protagonista interpretata dall’attrice Audrey Hepburn – e il vicino scrittore Paul Varjak interpretato da George Peppard – si trova in un palazzo storico di Manhattan e più precisamente al numero 169 di East 71st Street e Lexington Avenue, nell’Upper East Side di Manhattan.

Anche questo edificio esiste realmente e ha una superficie di oltre 415 mq. Gli spazi interni della casa, sono decorati in autentico stile old New York. La casa è composta da quattro camere da letto, quattro bagni, un patio e due terrazzi, una cantina, un bar, una biblioteca, una cucina, più altri locali. I soffitti sono molto alti e le stanze sono luminose, grazie alla presenza di enormi finestre che offrono una spettacolare vista sulla città. La dimora è stata venduta per ben tre volte. L’ultima è avvenuta nel 2015 con una quotazione pari a 7,4 milioni di dollari. Attualmente – se proprio volete ispirarvi per bene – è anche possibile dormire una notte nell’intero palazzo, pagando un affitto, a patto che si diventi membri di un esclusivo club di viaggi di lusso che gestisce le prenotazioni.

E terminiamo in bellezza con la villa di Chiamami col tuo nome

Questo viaggio nelle location delle case da sogno viste nei film, termina in una dimora utilizzata dal regista italiano Luca Guadagnino, per realizzare il film Chiamami col tuo nome del 2017 con Timothée Chalamet, attore co-protagonista assieme a Armie Hammer. Si tratta di un adattamento cinematografico anche in questo caso tratto da un libro, dal romanzo omonimo di André Aciman da cui James Ivory ha ricavato la sceneggiatura.

Siamo a Villa Albergoni a Moscazzano (in provincia di Cremona). Costruita presumibilmente nel XVII secolo, ha al suo interno affreschi realizzati dal pittore Aurelio Busso. Si trova su una altura artificiale interamente circondata da un giardino, disegnato su vari dislivelli sia naturali, sia artificiali, presenti nel terreno. Sono collegati tra loro da scale e ornate da statue. Due sono i piani e agli angoli opposti della costruzione ci sono due torrette. Si dice che in origine la villa fosse un antico castello. Le facciate hanno finestre ornate da cornici bugnate e sono presenti diversi loculi nel sottotetto. Una notizia molto interessante è che la villa sarebbe in vendita. Certo, si tratta di un sogno oltremodo oneroso. Del resto, nei sogni, come al cinema, tutto è lecito.

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